Una ricerca svolta da Osservatori.net mostra come i fattori più importanti della funzione HR stiano cambiando.
In termini di talent acquisition si punta sempre di più verso la ricerca di talenti che facciano la differenza e sappiano guidare il cambiamento (56%), oltre che all’introduzione sempre maggiore di investimenti in strategie di Employer Branding (50%). Al terzo posto, ma sempre più considerata rispetto al passato, è la soddisfazione dei dipendenti (36%), in quanto genera un passaparola virtuoso.
La Direzione HR gioca un ruolo fondamentale, non solo nella fase di recruiting, ma anche nella digital transformation perché lo sviluppo di competenze digitali in tutte le aree funzionali rappresenta l’obiettivo del 2017. Questo tema viene infatti citato dal 45% delle imprese intervistate e i piani aziendali prevedono infatti che le nuove assunzioni puntino a colmare il gap, inserendo figure che ben si destreggiano nel rinnovato panorama digitale.
Oltre al potenziamento dell’organizzazione, l’HR si dovrà occupare di aggiornare i processi utilizzando le nuove tecnologie. Ora il problema è che, in Italia, solo il 22% delle aziende usa applicazioni Cloud e un approccio mobile responsive e di Analytics reporting nei confronti delle politiche relative alle risorse umane. L’unico ambito che sembra essere un passo più avanti è il mondo Social che sembra essere utilizzato dal 68% delle aziende per almeno un processo HR.
Nuove organizzazioni, nuove governance e un nuovo modello di manager italiani, che credono fermamente che il benessere dei dipendenti sia una componente decisiva per la crescita delle performance e della produttività. La consapevolezza della funzione HR di essere protagonista di una cultura dell’innovazione è il primo passo per il progresso delle aziende e il sorriso dei talenti che ci lavorano.