Su 7.272 soggetti intervistati solo il 35% ha dichiarato di essere “engaged” nei confronti del proprio lavoro. La ricerca è americana ma la sensazione è che anche nel nostro paese i risultati potrebbero essere simili. Un manager “non coinvolto” significa una mancanza di dedizione agli obiettivi aziendali che inevitabilmente porta a un minore impegno e alla trasmissione della stessa disaffezione ai propri collaboratori e dipendenti.Effetti a cascata sul mondo del lavoro. La ricerca mostra come i manager che hanno un supervisore fortemente motivato hanno il 39% di probabilità in più di essere a sua volta coinvolti nel proprio lavoro, rispetto a quelli che hanno un capo “actively disengaged”. Un dato che sale al 59% se anziché di manager parliamo di dipendenti.
Sono i manager e i dipendenti fortemente motivati quelli che guidano l’innovazione, che aumentano la produttività, che offrono al cliente un servizio di eccellenza, che stimolano l’azienda a costruire nuovi prodotti e servizi di successo. E in definitiva quelli che producono nuovi posti di lavoro.
La loro disaffezione è quindi un segnale preoccupante per tutta l’economia e non solo per la singola azienda.
Quali sono le 3 caratteristiche più apprezzate del proprio capo?
Abbiamo visto come l’engagement del boss/manager condizioni fortemente quello dei propri manager/dipendenti. Gallup ha così analizzato questo rapporto evidenziando 3 fattori che favoriscono la relazione e aumentano il coinvolgimento delle persone:
- Dialogo aperto > la possibilità di poter parlare di tutto con il proprio capo, attraverso incontri informali e una comunicazione immediata e trasparente.
- Obiettivi chiari > la capacità di guidare le proprie azioni verso precise priorità e “goals” ben definiti.
- Sviluppo delle competenze > l’attenzione dell’azienda verso la crescita personale di ogni lavoratore, a tutti i livelli, per migliorare giorno per giorno i propri skills.