Devo puntare al massimo dei voti o a laurearmi in tempo?
Come si dice spesso in ambito universitario l’importante A) finire, B) finire in fretta, C) finire in fretta con buoni voti.
In generale la priorità dunque è quella di terminare velocemente il proprio percorso di studi, anche se questo significa perdere qualche 30 per strada.
1) perché le aziende, prima ancora di conoscere il vostro voto di laurea, valutano la vostra età, e 2) perché prima vi laureate prima potete confrontarvi con il mondo reale, dove l’esperienza sul campo vale più di quello che c’è scritto sul vostro libretto.
Uniche eccezioni: chi tarda a laurearsi per ampliare il proprio cv con l’Erasmus o chi intende candidarsi per quelle realtà, come i concorsi pubblici, che impongono un voto minimo.
Meglio avere 110 e lode o grandi doti di leadership?
Se proprio devono scegliere tra una di queste due variabili, le aziende normalmente propendono per un collaboratore magari “meno studioso” ma più capace di guidare una squadra verso i risultati. Perché spesso nel business l’intelligenza emotiva conta più di quella tecnica e le competenze relazionali e di comunicazione valgono più di quelle settoriali. E questo è vero soprattutto nei ruoli di manager dove la persona è chiamata a gestire professionalità con mansioni più specifiche.
Se pensate di non essere leader, niente paura. È vero che la leadership è qualcosa che ha molto a che fare con il carattere, l’indole e la natura di una persona, ma è anche vero che la leadership può essere stimolata e valorizzata, sia lavorando su se stessi sia attraverso dei corsi ad hoc.
La laurea è ormai solo un pezzo di carta?
Essì, sono tante le personalità di spicco che hanno avuto successo senza il fatidico pezzo di carta. È noto come Bill Gates, fondatore di Microsoft, dopo essersi iscritto ad Harvard (prima alla facoltà di legge, poi a quella di matematica) non sia mai riuscito a completare gli studi. E anche Steve Jobs non è stato da meno. Dopo il liceo si è iscritto senza successo al Reed College di Portland per poi tentare l’avventura buddista in India. Tornato in USA, ha progettato la Apple nel suo garage.
Eppure questi rappresentano soltanto delle rare eccezioni perché i laureati continuano ad essere nel mondo le persone che riescono nel lungo periodo a strappare gli stipendi maggiori e a crearsi più opportunità sul mercato del lavoro. Un dato ancora più importante in Italia dove i laureati rappresentano ancora una percentuale molto ridotta della forza lavoro.
Quindi studiate e laureatevi… possibilmente in fretta e lavorando sulla vostra leadership!