La tendenza a posticipare è stata ampiamente analizzata in letteratura. Secondo una delle teorie più avvalorate, le persone che adottano questa forma mentis hanno difficoltà a rapportarsi con gli obiettivi a lungo termine. E, soprattutto, temono questi obiettivi e li associano dunque a sensazioni negative.
Amano – invece – concedersi piccole gratificazioni istantanee e garantirsi una sorta di sollievo immediato, ignorando che il raggiungimento di obiettivi importanti regala maggiore soddisfazione e aumenta l’autostima.
Se ne riconoscete i sintomi, ecco 3 consigli per voi.
1) Perdonatevi.
Come detto, “l’arte di rimandare” si lega a sentimenti negativi: chi non si sente sereno rispetto a un obiettivo o a un compito, anche se sa che deve svolgerlo, sarà costantemente sottopressione e tenderà ad evitarlo.
Sul lavoro, può rivelarsi molto pericoloso. Si rischia di perdere un’opportunità, una promozione, un affare. Ecco quindi il consiglio per sbloccarvi: perdonatevi. Ammettete di essere umani, di avere dei limiti o – per dirla con le parole di Timothy Pychyl, professore della Carleton University di Ottawa in Canada – “arrendetevi per sentirvi meglio”. Accettate di essere dei “procrastinatori seriali” e ridurrete il senso di colpa, alleggerendovi e diminuendo così paradossalmente il vostro desiderio di posticipare.
2) Rimpicciolite gli obiettivi.
Non significa puntare in basso, ma solo porre molti step intermedi. Se, infatti, un obiettivo a lungo termine può spaventare, è possibile che tanti piccoli task siano più raggiungibili. Inoltre, mano a mano che ne porterete a termine uno, acquisterete fiducia i voi stessi e farete il pieno di energie positive, abbandonando la negatività e il sentimento di frustrazione.
3) Non aspettate di “essere pronti”.
Sentirsi pronti per fare qualcosa è fantastico, ma non sempre si può aspettare quel momento e soprattutto non potreste comunque avere certezze che sia l’istante perfetto.
Rassegnatevi: gli imprevisti esistono e non si possono conoscere in anticipo. Si può solo lavorare su sé stessi per affrontarli al meglio.
Quest’ultimo e molti altri consigli tra l’ironia e la serietà sono consultabili sul sito “Wait But Why”: il blog di Tim Urban, autoproclamatosi “Gran Maestro della procrastinazione”. Tim affronta l’argomento in modo scientifico ma divertente, basandosi su esperienze personali e utilizzando divertenti racconti o buffe illustrazioni create da lui.
Siete pronti? Come detto nel punto 3: sì, lo siete.
Allora basta ritardare gli impegni: iniziate ora a mettere in pratica i 3 punti che abbiamo condiviso con voi. Tutto vi sembrerà più semplice e organizzato, anche al lavoro.